Descrizione
🔹 IL “MUSEO CIVICO” E LA VERITÀ DEI FATTI
Leggo, ancora una volta, che qualcuno utilizza il tema del Museo Civico di Agrigento come paradigma di “improvvisazione e incompetenza al potere”, evocando decenni di abbandono e inserendo anche il mio nome – “dulcis in fundo” – in un elenco di presunti responsabili di immobilismo.
Mi permetto, da assessore ai lavori pubblici, di aggiornare chi legge e lo stesso autore dell’articolo sulla situazione reale, che stranamente è sfuggita ai più attenti lettori, nonostante la trasparente pubblicazione delle determine sul sito istituzionale del Comune e le comunicazioni già rese in Consiglio comunale.
Lo faccio per chiarire che non appartiene certo al “dulcis in fundo” l’immobilismo del passato, ma un presente fatto di lavoro silenzioso, concreto e ottimistico. Forse è proprio questo che dà fastidio.
▶️ Piano terra – ingresso da Piazza Pirandello
I lavori edili sono stati ultimati, anche se non ancora formalmente chiusi con il certificato di regolare esecuzione, su cui si sta lavorando con ottimismo, poiché nel frattempo si è già proceduto con le successive fasi: l’allestimento museale e l’agibilità della struttura.
🔸 Allestimento museale
È stato affidato a un tecnico esterno incaricato dagli uffici comunali l’aggiornamento del progetto di allestimento, reso conforme alle nuove normative. Il progetto, già autorizzato in passato dalla Soprintendenza ma scaduto, è stato revisionato sotto la supervisione della consulente del Sindaco, l’ex Soprintendente Gabriella Costantino, storico dell’arte e curatrice scientifica delle collezioni museali. Lo studio di fattibilità tecnico-economico aggiornato, ha ottenuto parere positivo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed è ora in attesa dell’autorizzazione definitiva sul progetto esecutivo, cioè la fase immediatamente precedente all’appalto dei lavori di allestimento.
🔸 SCIA antincendio
L’ufficio tecnico ha mandato in gara l’affidamento del servizio di consulenza per la SCIA antincendio, adempimento indispensabile per l’agibilità e l’apertura al pubblico. Il nuovo professionista, incaricato dopo la rinuncia del precedente tecnico (aprile 2025), curerà la presentazione della documentazione ai Vigili del Fuoco per il rilascio del parere di conformità. Si tratta di una procedura complementare, non sostitutiva, rispetto alle verifiche strutturali: chi conosce la normativa sa che un edificio pubblico può essere riaperto solo dopo la certificazione completa di tutti i livelli di sicurezza – statica, impiantistica, antincendio e igienico-sanitaria.
🔸 Utenze
L’ufficio patrimonio ha già richiesto gli allacci delle utenze di luce e acqua, a distanza di tanti anni non ancora presenti nello stabile.
🔸 Verifica del solaio
Per la massima sicurezza delle persone, e in relazione all’instabilità del muro perimetrale al piano -4,80 m, l’amministrazione ha disposto una verifica statica del solaio di calpestio, già affidata a un tecnico esterno qualificato.
Terminati i lavori al piano -4,80 m, sarà eseguita una prova di carico per simulare il peso dei futuri visitatori e garantire la piena affidabilità strutturale.
🔸 Trasporto e collocazione delle opere
Si sta programmando l’affidamento a una ditta specializzata nel trasporto e nella movimentazione di opere d’arte, per il trasferimento delle collezioni dall’ex Convento dei Filippini al Museo Civico.
▶️ Piano -4,80 m – accesso da via Empedocle
Consolidamento e messa in sicurezza delle pareti nord del muro perimetrale:
Nel 2023, durante un Question Time in Consiglio Comunale, avevo segnalato la necessità di approfondire alcune criticità emerse da sopralluoghi informali, relative a modifiche strutturali eseguite in passato su pilastri e travi e a un cedimento localizzato in una zona sottostante.
Da quelle osservazioni è nato un percorso tecnico rigoroso, articolato in passaggi puntualmente documentati:
1. Affidamento del servizio di progettazione, direzione lavori e coordinamento dell’esecuzione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza delle pareti nord dei locali del museo;
2. Approvazione del progetto esecutivo da parte degli uffici tecnici comunali e della Soprintendenza;
3. Approvazione in linea amministrativa del progetto da parte della Giunta Comunale;
4. Deposito dei calcoli strutturali nella piattaforma AINOP;
5. Riprogrammazione delle somme approvata dalla Giunta Miccichè, con variazione di bilancio ratificata dal Consiglio comunale, per garantire la copertura finanziaria;
6. Gara per affidamento dei lavori di consolidamento già espletata: i lavori saranno affidati nei prossimi giorni ed avviati non appena concluse le verifiche di legge.
🔹 Conclusioni
Ecco la realtà: non siamo fermi.
Stiamo lavorando con metodo e concretezza per restituire alla città un luogo della cultura atteso da decenni.
La riapertura del Museo Civico non è un’operazione di immagine, ma un atto dovuto verso Agrigento.
Dopo decenni di chiusura e immobilismo, questa amministrazione ha scelto di riordinare atti, aggiornare progetti, finanziare lavori e seguire passo dopo passo ogni procedura.
Chi oggi contesta dovrebbe riconoscere che finalmente si è passati dalle parole ai fatti.
Chi lavora ogni giorno, chi si assume la responsabilità di sbloccare cantieri e progetti, diventa spesso il bersaglio più comodo.
Purtroppo, in questa città, non si colpisce chi non fa, ma chi fa.
Ma chi crede nel cambiamento non si ferma davanti al chiacchiericcio: continueremo a lavorare, giorno dopo giorno, perché Agrigento torni ad avere un Museo Civico vivo, sicuro e accessibile a tutti.